Roberto Faenza (It, 2007 - Durata: 120')
Intorno alla metà del 1800, ultimi anni della dominazione borbonica in Sicilia. Le esequie della principessa Tersa sono l'occasione perconoscere i componenti della famiglia Uzeda, discendenti dei Vicerè di Spagna. L'ultimo erede è Consalvo, un ragazzino da subito in conflitto con il padre che lo manda in un monastero benedettino. La storia di Consalvo viene seguita fino alla nascita dello Stato italiano e alla sua decisione di entrare in politica, candidandosi al Parlamento. Qui, in un suo comizio, afferma di essere dalla parte del poveri ma anche dei ricchi, di voler difendere lo Stato ma anche il valore della Chiesa.
"I Vicerè", scritto da Federico De Roberto e pubblicato nel 1894, è romanzo tanto importante quanto (forse) volutamente trascurato. Certo la figura del suo autore è caduta nell'oblio a fronte dei suoi contemporanei (Verga, D'Annunzio, Fogazzaro...) che hanno beneficiato di maggiore attenzione. Tuttavia la sua riscoperta é importante, e il corposo volume merita una lettura (o rilettura).
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