di Emanuela Audisio (60')
venerdì 28 gennaio 2011
Ingresso gratuito
Teatro Monteverdi ore 10.00
Il film Il giudice dei Giusti di Emanuela Audisio è tratto dal libro di Gabriele Nissim Il Tribunale del bene (Mondadori 2003). Questo volume ricostruisce la vicenda umana di Moshe Bejski, il quale ha svolto per molti anni la funzione di presidente della commissione israeliana incaricata di salvare la memoria di coloro che aiutarono e salvarono gli ebrei durante la Shoah, chiamati “Giusti tra le nazioni”. È questo motivo per cui tale commissione è impropriamente chiamata “tribunale del bene”.
Di origine polacca, Bejski è uno degli ebrei salvati dal celebre Oskar Schindler. Dopo essere emigrato in Israele alla fine della Seconda guerra mondiale, Bejski decide di impegnarsi nella “caccia” ai Giusti e in vari anni di attività come membro della commissione analizza migliaia di casi, contribuendo allo sviluppo di quel giardino che la città di Gerusalemme ha dedicato alla memoria dei Giusti.
Sante Maletta (sante.maletta@unical.it) insegna filosofia politica presso l’Università della Calabria e presso lo Institute for the International Education of Students di Milano. Collabora con l’organizzazione internazionale Foresta dei Giusti nel mondo (www.gariwo.net) e con la rete Storia e memoria (www.storiamemoria.it). Tra sue pubblicazioni ricordiamo I Giusti e la memoria del bene. Chi salva una vita, salva il mondo intero (2006) e Dalla memoria alla storia. Esperienze educative e questioni teoriche (2008).
Di origine polacca, Bejski è uno degli ebrei salvati dal celebre Oskar Schindler. Dopo essere emigrato in Israele alla fine della Seconda guerra mondiale, Bejski decide di impegnarsi nella “caccia” ai Giusti e in vari anni di attività come membro della commissione analizza migliaia di casi, contribuendo allo sviluppo di quel giardino che la città di Gerusalemme ha dedicato alla memoria dei Giusti.
Il film (che dura 60’) presenta i casi più interessanti trattati da Bejski come presidente del Tribunale del bene e permette allo spettatore di rivivere la drammaticità delle vicende dell’epoca attraverso l’immedesimazione con le varie figure positive di cui si narra. Niente viene censurato, in quanto per comprendere la grandezza dei Giusti occorre collocarli all’interno del contesto di malvagità in cui essi si muovono. Allo stesso tempo tale approccio permette però di comprendere che agli esseri umani è sempre possibile non abdicare alla propria responsabilità, anche nei frangenti apparentemente più negativi.
Sante Maletta (sante.maletta@unical.it) insegna filosofia politica presso l’Università della Calabria e presso lo Institute for the International Education of Students di Milano. Collabora con l’organizzazione internazionale Foresta dei Giusti nel mondo (www.gariwo.net) e con la rete Storia e memoria (www.storiamemoria.it). Tra sue pubblicazioni ricordiamo I Giusti e la memoria del bene. Chi salva una vita, salva il mondo intero (2006) e Dalla memoria alla storia. Esperienze educative e questioni teoriche (2008).
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